Durante la notte Maserati Multi 70 entra nello Stretto di Messina e il Team decide di tenere una rotta a Est, per non fermarsi con i venti deboli vicino alle coste della Sicilia. Questa strategia funziona e alle 05.50 di questa mattina 21 ottobre 2018 (03.50 UTC), il trimarano italiano supera Capo Peloro, uscendo dallo Stretto di Messina a una velocità di 7 nodi con un vantaggio di 5 miglia sul MOD 70 inglese PowerPlay.
Da quel punto Maserati Multi 70 parte verso Stromboli navigando a velocità sostenuta tra gli 8 e i 10 nodi, raggiungendo l’isola intorno alle 10.30 locali (08.30 UTC) con 19 miglia di vantaggio su PowerPlay.
“Il passaggio dello Stretto di Messina è andato molto bene, abbiamo fatto un’ottima scelta a navigare più a Est” commenta Giovanni Soldini. “Con venti leggeri la mancanza del timone non ci ha penalizzato troppo, diventerà però più impegnativo navigare con mure a sinistra con vento forte: dovremo rallentare e stare molto attenti.”
In seguito all’avaria l’equipaggio del trimarano italiano ha sganciato il sistema di fusibile del timone di destra e lo ha portato fuori dall’acqua: in questo modo navigando mure a sinistra viene utilizzato solo il timone centrale. Questa soluzione risulta efficace con poco vento, ma bisogna stare attenti a non far sollevare lo scafo centrale per non rimanere senza timone.
Il Team di Maserati Multi 70 si è subito messo all’opera per identificare le cause del danno insieme al designer Guillaume Verdier: “È difficile capire come mai la scassa del timone si sia rotta navigando di bolina, invece che in volo di poppa. È una sfortuna che sia successo in questo momento, nel corso di quest’estate abbiamo fatto circa 2.000 miglia senza mai avere problemi di questo tipo”.
Le nuove scasse dei timoni sono costruite in una fibra di carbonio rigida e si sono rivelate più leggere nella sezione che trasferisce la torsione tra le due boccole.