“Purtroppo abbiamo urtato qualcosa a 20 nodi di velocità e abbiamo perso il timone dello scafo di destra”, spiega Giovanni Soldini, skipper di Maserati Multi70. “Per fortuna ne abbiamo uno di scorta e non sembrano esserci troppi danni collaterali”.
Continua Soldini: “Stamattina abbiamo sentito un gran colpo e ci siamo resi conto subito che si era rotto il timone. Ci siamo organizzati per togliere l’asse di carbonio che si è spezzato a filo scafo, ma il pezzo rimasto è uscito pericolosamente dalla boccola bassa e si è messo di traverso. Per fortuna sembra che non abbia causato danni seri. Tolto il moncone di asse, siamo ripartiti senza timone, rotta 230°, verso il centro dell’alta pressione che si trova davanti a noi e che ci rallenterà nelle prossime 24, 36 ore. Approfitteremo delle condizioni meteo favorevoli per montare la pala nuova. Dopodiché ci dirigeremo a cannamorta verso Cape Town”.
L’incidente è avvenuto nella mattinata di oggi, all’inizio del decimo giorno di navigazione. Maserati Multi70 si trova in pieno Oceano Indiano a circa 3.000 miglia dal Capo di Buona Speranza. Nonostante l’avaria, Giovanni Soldini e il suo equipaggio (Guido Broggi, Sébastien Audigane, Oliver Herrera Perez e Alex Pella) continuano a navigare veloci negli alisei (intorno ai 25 nodi di velocità media) con 587 miglia di vantaggio sul record da battere.
Partito lo scorso 18 gennaio da Hong Kong, per battere il record stabilito nel 2008 da Lionel Lemonchois con il maxi catamarano di 32,50 metri (41 giorni, 21 ore e 26 minuti), il trimarano Maserati Multi70 di 21,20 metri deve completare le 13.000 miglia del percorso e tagliare la linea di arrivo sotto il ponte Queen Elisabeth II sul Tamigi prima del 1 marzo.
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