Caratteristiche Multi70
Lunghezza
21.20 m
Pescaggio
4.50 m
Altezza albero
29 m
Sup. velica bolina
310 m²
Baglio massimo
16.80 m
Rake albero
4°
Dislocamento
6.3 t
Sup. velica portanti
409 m²
Un triennio carico di miglia e primati sugli oceani di tutto il mondo con Maserati Vor70 e un nuovo capitolo sportivo che vola su tre scafi.
Nel 2016 Giovanni Soldini, insieme al suo Team, è tornato sulla scena internazionale al timone di Maserati Multi 70, trimarano oceanico di ultima generazione – appartenente alla famiglia dei MOD 70 – capace di volare oltre i 40 nodi e coniugare al meglio tecnologia, alte prestazioni, affidabilità e sicurezza.
Lungo 21,20 metri, largo 16,80 con un albero alare di 29 metri e un dislocamento di 6,3 tonnellate, Maserati Multi 70 si solleva sull’acqua con una stabilità di volo unica, appoggiandosi su foil e timoni e riducendo così la superficie bagnata a beneficio delle performance.
Progettato dallo studio Van Peteghem Lauriot-Prévost (VPLP), Maserati Multi 70 – ex purosangue della scuderia di Team Gitana – è stato ottimizzato dal progettista francese Guillaume Verdier e dal suo Team in vista delle nuove sfide.
Tutte le competizioni in programma sono un momento di confronto e di sviluppo tecnologico per questo tipo d’imbarcazione.
Due gli obiettivi dichiarati della nuova avventura di Giovanni Soldini e del Team di Maserati Multi 70: andare a caccia di nuove sfide sportive, alzando sempre più l’asticella tecnologica e delle performance, e utilizzare questo avveniristico 70’ per anticipare soluzioni che rivoluzionino il mondo dei multiscafi.
Maserati Multi 70 è anche il primo multiscafo da corsa che monta l’Ocean Pack, una macchina in grado di registrare salinità, temperatura, CO2 e una seria di altri parametri utili alla ricerca oceanografica.
A conclusione di un anno di importanti trasformazioni, il trimarano taglia il grande traguardo del full electric, raccogliendo la sfida tecnologica di sbarcare il motore a scoppio e portare alla piena efficienza motore elettrico e batteria, pannelli solari e il nuovo assetto aerodinamico, e così raggiungere l’autonomia energetica totale.